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venerdì, settembre 29, 2006

Un barlume di speranza

Navigando sul sito della Gazzetta sono rimasto impressionato dalla notizia su Locatelli.
Immagino vi chiederete chi sia questo Locatelli.
Nulla a che fare con il Tomas giocatore del Siena.
Questo si chiama Lionel,è un venticinquenne, francese, giocatore di calcio dapprima in 6° divisione e poi improvvisamente catapultato nel professionismo ad alti livelli, cioè nello Strasburgo di Jean Pierre Papin.
Ebbene, dopo poco ha deciso di mollare tutto per ritornare nel suo paesino e continuare a giocare nella sua squadra in sesta divisione. Lo stress e la pressione dei professionisti non facevano per lui poiché giocava solo per passione.

Ha mollato soldi, fama e pure donne, diciamolo.
Finché ci saranno persone cosi vedo nello sport ancora un barlume di speranza, nonostante tutto!

giovedì, settembre 28, 2006

Campions League e Coppa Campioni

Qualcuno, parlando della Champions League, usa ancora il termine Coppa dei Campioni.
Nulla di più sbagliato. Un errore madornale.
Solo il trofeo dalle grandi orecchie assegnato alla squadra vincitrice è sempre lo stesso, mentre tutto il resto,a partire dai valori,è cambiato.
Solo i veri numero uno partecipavano alla Coppa dei Campioni. Solo chi aveva vinto il proprio campionato e aveva dimostrato di essere veramente vincente.
Non c’erano preliminari o gironi o punti o calcoli. Dovevi vincere, punto e basta.Una sfida all’ultimo sangue. O te o l’avversario.
Con la creazione della Champions si è riusciti a distruggere pure la Coppa Uefa, la quale oggi ha raggiunto la stessa importanza di un torneo paesano di tamburello, senza nulla togliere al tamburello.
Ne valeva la pena?

PER APPROFONDIRE:
Il sito ufficiale della Uefa
La storia della Champions, ma in inglese
La Coppa dei Campioni su Wikipedia, per chi vuole conoscerne la storia

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domenica, settembre 24, 2006

Super Bettini, Grazie 1000!

Grazie Paolo!
Il grillo mi ha riconciliato con il ciclismo.
Lo splendido toscano, già vincitrore di tre Coppe del Mondo consecutive (l'unico ciclista a esserci riuscito), ha finalmente vinto il Campionato Mondile su strada.
Ero ancora traumatizzato dal caso Ivan Basso.
Pensavo che nessuno potese togliermi quel senso di disgusto che ormai il ciclismo mi dava.
Mi sbagliavo.E' bastato una splendida vittoria in terra austriaca a farmi passare tutto.
Ormai per quest'anno la stagione agonistica è finita.Ed è finita come era iniziata, con vittorie su vittorie degli italiani.Mi ricordo come, subito dopo il giro , ho aspettato, inutilmmente, il Tour.
Chi doveva farmi "godere" (Basso) è mancato, ma non Bettini.Lui c'è sempre.
Certo, non è fatto per i lunghi giri a tappe, ma quando può una soddisfazione riesce sempre a dartela.
Campione olimpico nel 2004 e adesso Campione del mondo.
Più di Totti e Del Piero, mi viene da dire.
GRAZIE MILLE GRILLO e OP OP OP OP OP OP OP


PER APPROFONDIRE:
Paolo Bettini official site

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venerdì, settembre 22, 2006

Un bel "Racconto Rosa"

Oggi non mi và di parlare di classifiche, squadre, rigori, giocatori, presidenti o commissari straordinari.
Oggi preferisco raccontare un bel gesto del mondo sportivo.
Tutto ha inizio i giorni seguenti il 26 dicembre 2004.
In quella data un tremendo maremoto (tsunami) aveva distrutto tutto in molti paesi del sud-est asiatico.
I Paesi più colpiti furono Indonesia, Sri Lanka, India, Thailandia, Birmania, Bangladesh e Maldive.
La Gazzetta dello Sport, come tanti altri, diede il via a una raccolta fondi. Oltre ai suoi lettori.parteciparono anche il Coni, il mondo del calcio (lega professionisti, lega serie C, e lega dilettanti), del rugby, del basket, della pallavolo e tanti campioni che misero all’asta loro beni.
Furono raccolti 1.381.000 euro.
In questi giorni vengono inaugurati due Villaggi Rosa in India
Uno a Puddukupam composto da 68 case, la comunità hall e l’asilo.
L’altro a Eanikarathottam composto da 50 case e un centro infantile.
Ma non è tutto. Per sapere di più collegativi ai link della Gazzetta dello sport qui sotto con gli articoli della loro inviata che spiegano in modo dettagliato tutto ciò che è stato fatto.
Mi sembra un bel racconto di sport.
Che ne dite?

LINK AGLI ARTICOLI DELLA GAZZETTA:
PRIMO ARTICOLO
SECONDO ARTICOLO
TERZO ARTICOLO
LE FOTO PIU'BELLE

lunedì, settembre 18, 2006

Vittoria in Fed Cup

Qualcosa in Italia stà cambiando veramente.
Non parlo di politica o di economia, ma di sport. Se anche noi italiani siamo finalmente riusciti a vincere qualcosa a tennis vole dire che è in atto un vero e proprio cambiamento, una vera rivoluzione.
Se c'è uno sport in cui abbiamo combinato sempre poco è proprio il tennis (a parte la Davis di 30 anni fà), nonostante i tanti appasionati del nostro Paese
E allora dobbiamo ringraziare le splendide ragazze italiane che per la prima volta nella storia della Federation Cup sono riuscite a vincere questo torneo.
I loro nomi sono:Francesca Schiavone, Roberta Vinci, Mara Santangelo e Flavia Pennetta.
Speriamo che anche gli uomini riescano a rialzare la testa in Coppa Davis e seguire lo splendido esempio delle donne.

PER APPROFONDIRE:
Flavia Pennetta
Roberta Vinci
Francesca Schiavone
Mara Santangelo

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sabato, settembre 16, 2006

I problemi della Juve

Dopo il deludente pareggio ottenuto la settimana scorsa a Rimini, oggi la Juventus era chiamata a un pronto riscatto.
Alla fine la prima vittoria è arrivata.
2 a 1 contro il Vicenza. Ma quanta fatica!
Vincere in serie B (sarebbe meglio chiamarla A2) non è facile come si credeva, ma mi sembra che la Juve fatichi più del dovuto.
Grandi campioni hanno deciso di restare e di dimostrare il loro valore, ma altri (Camoranesi e Trezeguet) sono rimasti a malincuore.
Certo, oggi trezeguet ha segnato, ma le sue dichiarazioni e le interviste non non creano certo un bel clima all'interno dello spogliatoio
Non sarebbe allora meglio lasciarli andare?
In B più che in A la grinta e la voglia di fare sono importanti quanto la tecnica.
Forse sostituendo queste due zavorre con due giovani onorati di giocare per la Juve sarebbe meglio per tutti.


PER APPROFONDIRE:
Il sito ufficiale della Juve
La serie B
Il sito di Trezeguet

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Ancora in pista

Dopo un anno di stop forzato Max Biaggi ha firmato un nuovo contratto.Tornerà a gareggiare nel 2007 ma non nel MotoGp.
Ha firmato, infatti un accordo con il team Alstare Suzuki Corona Extra e gareggierà in Superbike. Sono sicuro che ha fatto la scelta giusta.
Max è ancora un buon corridore, ma probabilmente non è più a certi livelli.
La continua sfida con Valentino Rossi l'ha sempre visto sconfitto e, molto probabilmente non vederselo più davanti non potrà che fargli bene.
Bentornato Max!


PER APPROFONDIRE:
Il sito ufficiale di Max Biaggi
Il Motogp
La Superbike
Le attività sportive di Suzuki
Il fanclub ufficiale di Valentino Rossi

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giovedì, settembre 14, 2006

L'isola del Diablo

Ricordate Claudio Chiappucci? E' stato uno dei più grandi ciclisti degli anni Novanta.
Immenso scalatore si è sempre piazzato bene nei grandi giri e ha anche rischiato di vincerli più volte. Per sua sfortuna ha incontrato sulla sua strada il leggendario Miguel Indurain.
Chiappucci era chiamato, sia dai tifosi che dagli avversari, "El Diablo" per la sua grinta.
Uno di quei campioni che ti fanno innamorare del ciclismo.
Un idolo anche per me, che a dodici anni rimanevo incollato davanti alla tv aspettando un suo scatto in salita.
Immaginate il mio orrore ieri sera quando me lo trovo su rai 2 in qualità di concorrente dell' Isola dei Famosi (intendimoci, ho cambito canale per caso alla fine dell partita di Champions).
Che diavolo ha in comune lui con personaggi come Kris e Kris, Raffaello Balzo o Luca Calvani o Fernanda Lessa? Non vorrei vederlo adesso girare in mutande per tutta l'isola come il "famoso" Zequila.
Che tristezza!!!!!!!!

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martedì, settembre 12, 2006

Musica e sport (parte 1)

Molti cantautori hanno dedicato canzoni a grandi campioni sportivi.
Ne vedremo alcune, quelle che meritano di più.
Per il momento vi propongo il testo della più bella:


IL BANDITO E IL CAMPIONE di Francesco De Gregari dedicata a Costante Girardengo

Due ragazzi del borgo cresciuti troppo in fretta un'unica passione per la bicicletta un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memoria una storia d'altri tempi, di prima del motore quando si correva per rabbia o per amore ma fra rabbia ed amore il distacco già cresce e chi sarà il campione già si capisce. Vai Girardengo, vai grande campione nessuno ti segue su quello stradone. Vai Girardengo, non si vede più Sante è dietro a quella curva, è sempre più distante. E dietro alla curva del tempo che vola c'è Sante in bicicletta e in mano ha una pistola se di notte è inseguito spara e centra ogni fanale Sante il bandito ha una mira eccezionale e lo sanno le banche e lo sa la questura Sante il bandito mette proprio paura e non servono le taglie e non basta il coraggio Sante il bandito ha troppo vantaggio. Fu antica miseria o un torto subito a fare del ragazzo un feroce bandito ma al proprio destino nessuno gli sfugge cercavi giustizia ma trovasti la Legge. Ma un bravo poliziotto che sa fare il mio mestiere sa che ogni uomo ha un vizio che lo farà cadere e ti fece cadere la tua grande passione di aspettare l'arrivo dell'amico campione quel traguardo volante ti vide in manette brillavano al sole come due biciclette Sante Pollastri il tuo Giro è finito e già si racconta che qualcuno ha tradito. Vai Girardengo, vai grande campione nessuno ti segue su quello stradone Vai Girardengo, non si vede più Sante è sempre più lontano, è sempre più distante sempre più lontano, sempre più distante… Vai Girardengo, non si vede più Sante Sempre più lontano, sempre più distante...

Del grande campione Girardengo vi parlerò nei prossimi post

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lunedì, settembre 11, 2006

L'addio di un imperatore

Grazie campionissimo!!! Ci mancherai veramente.
Le indiscrezioni giravano già da alcuni tempi ma ieri è stata ufficializzata e devo ammettere che un brivido mi ha percorso la schiena.
Schumacher abbandona e qualsiasi altra notizia sportiva passa in secondo piano.
Invece di fare tanti discorsi credo sia sufficiente elencare i numeri di Kaiser Schummi per descrivere la sua grandezza:
15 stagioni in Formula 1
7 mondiali vinti
247 GP disputati
90 GP vinti
68 Pole position
Sono suoi i record di titoli, pole position e GP vinti.
Sono numeri eccezionali ma credo che alla fine del mondiale andranno nuovamente aggiornati.
Grande uomo dentro e fuori i circuiti Schumacher può essere definito senza ombra di dubbio il miglior pilota di tutti i tempi.

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giovedì, settembre 07, 2006

Com'è difficile essere presidente

Diciamoci la verità. La Serie A ha dato alla testa anche ad Urbano Cairo, presidentissimo del Torino Calcio.
Sembrava, a prima vista, un ottimo presidente. Finalmente l’uomo giusto per il Torino. La persona capace di dare una struttura societaria degna di una squadra importante oltre che ingenti risorse finanziarie. Un uomo nuovo nel mondo del calcio.
E invece eccolo li, alla prima occasione pronto a cadere negli stessi sbagli dei suoi illustri colleghi.
Oggi ha sostituito, ancora prima del inizio del campionato, il tecnico della promozione De Biasi con Alberto Zaccheroni (già Udinese, Milan, Lazio e Inter).
De Biasi è “colpevole” di avere avuto un pessimo precampionato.
Ma si può cacciare un allenatore per aver perso qualche amichevole estiva?
A Coverciano, affianco alla scuola per allenatori ne servirebbe una anche per i presidenti. Si dovrebbe insegnare loro come gestire veramente una squadra.
Pensandoci bene più che una scuola per presidenti servirebbe una scuola che insegni a essere veri gentlemen (vedi Facchetti).

PER APPROFONDIRE:
Tutto sul Torino FC 1906
Il Torino su Wikipedia

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martedì, settembre 05, 2006

Addio Capitano!

Oggi è un giorno triste per tutti coloro che amano lo sport.
Ieri, 4 settembre 2006 un vero Signore ci ha lasciati.
Giacinto Facchetti da Treviglio (Bergamo) presidente dell’ Inter è morto dopo una lunga malattia.
Non ho usato a caso la parola Signore. Facchetti era, infatti, uno degli ultimi esponenti di uno sport fatto di onestà, lealtà e passione.
L’anagrafe mi ha impedito di vederlo giocare, ma sono sicuro che molti di voi lo avranno visto, magari in veste di capitano della super Inter di Herera e della splendida Nazionale arrivata seconda ai mondiali del ‘70.
Raccontatemi!

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