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lunedì, febbraio 12, 2007

Dopo 50 anni la Germania dice addio alle scarpe Adidas

Il binomio tutto tedesco Adidas- Nazionale di calcio fa parte della storia e della tradizione di quel Paese da ormai più di cinquant’anni.
Fin dalla sua fondazione la società produttrice di scarpe e abbigliamento sportivo ha legato il suo successo a quello della Nazionale. Il suo fondatore, Adolf Dassler guadagnò una reputazione magica fra i tifosi tedeschi nel 1954 durante i mondiali di Svizzera, con il cosiddetto “Miracolo di Berna”. I tedeschi dell’ ovest, ancora in cerca di rispetto e reputazione dopo la Seconda Guerra Mondiale conquistarono la Finale contro i talentuosi ungheresi di Puskas. Proprio durante la finalissima iniziò a piovere, ma Dassler aveva inventato delle scarpe con i tacchetti estraibili e alla fine del primo tempo questi furono sostituiti. Cosi, mentre gli ungheresi continuavano a cadere i tedeschi riuscivano a correre benissimo e a segnare. Assieme hanno vinto tre Coppe del Mondo e tre Campionati europei. Insomma difficile, almeno fino a oggi, pensare alle maglie e alle scarpette dei tedeschi senza il marchio della fabbrica bavarese.
Tutto finito, anche se solo fra quattro anni, poiché ci sono dei contratti da onorare, e quale è secondo voi il motivo?
L’azienda americana Nike ha offerto alla nazionale tedesca 500 milioni di euro in otto anni, a partire dal 2011. Facendo i calcoli sono 62,5 milioni a stagione e tutto questo per indossare le proprie scarpe. Fino ad oggi Adidas pagava 11 milioni a stagione. I tifosi sono rimasti allibiti, ma certo che in federazione con tutti quei milioni il senso di colpa per aver abbandonato una azienda che tanto ha fatto per il calcio teutonico sarà sicuramente più flebile.

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