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venerdì, febbraio 02, 2007

Il Giro ciclistico del Quatar

Qual è il bello del ciclismo?
Sicuramente è la grande fatica di atleti, sono le salite leggendarie e impossibili, quelle dei grandi distacchi, può essere anche la bellezza di certi paesaggi e l’amore del pubblico sulle strade che applaude anche l’ultimo arrivato. Sono tante le cose che fanno il ciclismo uno sport amato da cosi tanti
E allora che c’entra il Giro del Quatar con il ciclismo?
L’emirato voleva avere il suo giro ciclistico e allora si è affidato agli organizzatori del Tour de France per averne uno.Ma il Quatar è una terra desertica, in tutti i sensi.
Le tappe attraversano solo deserto, dove non c’e niente. Non c’è pubblico, non c’è paesaggio, non ci sono case e non ci sono nemmeno montagne. Il dislivello più alto è di circa 105 metri. Mancano pure quelle rotonde tanto pericolose quanto caratteristiche presenti al Tour.
Ci sono solo i soldi del petrolio che hanno attirato parecchie squadre. Che senso avrebbe altrimenti iniziare la stagione cosi presto per fare una gara che nessuno vede e che nessuno ama.

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