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venerdì, ottobre 27, 2006

Il ritorno di Ivan Basso

Spesso accade che dopo essere stati accusati di qualche “crimine”, nonostante si riesca a dimostrare la propria innocenza, non si riesce a riacquistare agli occhi del mondo esterno quel prestigio sfiorito.
Avviene ancora di più per uno sportivo soprattutto se un ciclista fra i migliori al mondo.
La storia di Ivan Basso non è diversa da quella di tanti altri suoi famosi colleghi passati improvvisamente dalle stelle alle stalle.
Il 2006 è stato per lui veramente incredibile. Dopo aver vinto tanto facilmente il Giro d’Italia era il favorito anche per il Tour, ma il giorno prima della partenza viene estromesso per uno scandalo doping scoppiato in Spagna in cui compariva pure il suo nome.
Quello che distingue il campione varesino dagli altri che hanno vissuto un esperienza simile è la sua voglia di tornare, di ricominciare a vincere e di riprendersi ciò che gli è stato negato.
Non parlo solo del Tour, ma soprattutto del suo onore e della sua credibilità.
Ecco perché in questi giorni sta iniziando da zero.
Dopo aver rescisso il contratto con la Csc di Rijs, e ha iniziato a cercare una squadra che lo possa sostenere e aiutare
Riuscire ancora a vincere è il modo migliore per dimostrare la sua innocenza, se non agli occhi dei giudici sicuramente agli occhi di tutti quei tifosi che in lui hanno creduto e che per lui hanno tifato

PER APPROFONDIRE:
Il sito ufficiale di Ivan Basso

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lunedì, ottobre 16, 2006

Ondina Valla

I giochi olimpici sono senza dubbio la forma più alta e bella di sport.
E oggi, nel giorno della sua morte vale la pena di ricordare chi per prima è riuscita a vincere in campo femminile una medaglia d'oro.
Il suo nome è Trevisonda Valla detta Ondina.
Nel 1936 le olimpiadi si tenevano a Berlino. Siamo nel pieno della Germania nazista e attraverso i giochi Hitler voleva mostrare tutta la forza del popolo tedesco.
Non andò proprio cosi, visto che quei giochi sono ricordati come le olimpiadi di Jesse Owens, atleta di colore che vanificò con quattro medaglie la fantomatica teoria della superiorità ariana.
Per noi italiani fù una delle migliori olimpiadi di tutta la storia. Il regime fascista aveva preparato nel modo migliore la selezione e la preparazione degli atleti.
Tra questi atleti c'era una ventenne dotata di forte personalità e di talento: Ondina Valla.
Era stata fin da giovanissima una delle migliori atlete del nostro Paese e aveva primeggiato in diverse specialità dell atletica.
Ma fu proprio a Berlino che ottenne il suo miglior risultato, o meglio quello più memorabile.
Vinse la gara degli 80 metri ostacoli ottenendo pure il record in semifinale.
Questa medaglia è stata la prima vinta da una atleta italiana nei giochi olimpici, ma sicuramente non l'ultima. Lo sport al femminile da allora ha dato sempre tantissime soddisfazioni ai nostri colori.

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lunedì, ottobre 09, 2006

W la Rai (Radio)

Forse una massiccia diffusione del videofonino potrebbe cambiare tutto, ma per il momento chi non può seguire gli eventi sportivi in tv da casa ha una sola possibilità: la radio e in particolare radio rai. Della sua importanza mi sono accorto questo weekend di sciopero dei giornalisti.
Come tutte le cose ci si accorge della loro importanza solo nel momento in cui non ci sono.
Decine di giornalisti preparati riescono a farti vivere e “vedere” la maggior parte degli sport.
La trasmissione più importante e antica è senza dubbio tutto il calcio minuto per minuto. Nonostante sia stata un po’ snaturata in questi ultimi anni continua dal 1960 a raccontare le partite di serie a e b. Fra le voci più famose ricordo Roberto Bortoluzzi, Nando Marteliini, Sandro Ciotti, Ezio Luzzi, Massimo De Luca, Emanuele Dotto, Riccardo Cucchi e Bruno Gentili
Anche i contenitori del week end Sabato e Domenica sport non sono da meno.
Sopratutto il sabato non si parla solo di calcio, ma ci sono tantissime rubriche interessanti
Rubriche fisse per approfondire e conoscere meglio sport come ping pong, rugby, ciclismo, pallanuoto, formula1 e motogp
Per usare un antico slogan Viva la rai, ma Radio Rai

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lunedì, ottobre 02, 2006

Fioretto da leggenda

Oggi i giornali e i telegiornali,all’interno delle loro pagine sportive non parlano solamente di calcio e formula1, ma pure di scherma e in particolare di fioretto.
Difficile da credere vista la prassi della stampa italiana.
Merito di tre italiane, brave per non dire eccezionali e pure di una città.
La città è Torino. Per lei quest’anno è stato notevole.

Prima le olimpiadi invernali di febbraio, organizzate al di sopra di ogni immaginazione e ora i mondiali di scherma.
Le tre ragazze sono Margherita Granbassi, Valentina Vezzali e Giovanna Trillini.
Si sono piazzate rispettivamente prima seconda e terza nella gara di fioretto. Un podio tutto italiano nei mondiali di casa.

Cosa si può chiedere di più a queste ragazze.
Nella storia le medaglie olimpiche provenienti da tutta la scherma sono 107, mentre ai mondiali i nostri atleti ci hanno regalato 221 medaglie.
Nessun altra disciplina in Italia è arrivata a tanto.
Bisognerebbe ricordarselo un po’ più spesso.


PER APPROFONDIRE:
Federscherma
Margherita Granbassi
Valentina Vezzali
Giovanna Trillini

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